25 novembre 2011

Non troppo breve appello agli italiani

Lo so che ho scritto poco da quando sono arrivata qui in Kiwiland e che in teoria le novità sono assai.
Lo ben so e nonostante io sappia di sapere ignorerò la sezione "aggiornamenti" (anche perché chi avevo urgenza che fosse messo in pari con gli eventi è stato raggiunto da una email, sicché).

Stanotte scrivo perché voglio fare un appello a tutti gli italiani e lo voglio fare col cuore in mano - e una bestemmia in tasca.
Amici, fratelli, compatrioti, italiani. Voi, che come me avete scelto di fare il grande passo e sciacquarvi dalle balle per uscire dall'Europa. Vi prego, ascoltatemi.
Non che quelli che restano in Europa siano i più stronsi di tutti e quindi non meritino di rientrare nell'appello a reti umidificate, ma sento di escluderli con loro sollievo dalla categoria perché:
a - RyanAir è manna dal cielo sempre e comunque, in caso di necessità;
b - restando in territorio UE molte burocrazie non s'hanno da fare.

Ciancio alle bande, Sancho alle panze.
GIARGIANS OF ITALY!
Vi prego, vi supplico, vi raccomando, vi scongiuro.
Prima di abbandonare l'ovile, per quanto marcio e morente sia, assicuratevi QUINDICILIONI di volte di non aver lasciato niente in sospeso.
State attenti ai contratti di affitto, alle dimissioni al lavoro, alle volture dei contratti per energia elettrica / luce / gas, ai telefoni fissi e mobili, alla tivù satellitare se ne avete una, all'assicurazione auto, all'abbonamento a Cucinare Meglio. Se siete abbastanza in confidenza con qualcuno che lavora nella vostra filiale di banca fate assieme a loro un check di tutti gli addebiti in giro e in ballo ed eliminate per precauzione tutti quelli da cui non dovete ancora ricevere le ultime bollette, controllate spese e tassi della zona in cui andrete, fatevi già dare la documentazione COMPLETA per eventualmente chiudere il conto in futuro, se potete mettete come delegato qualche vostro familiare sul vostro conto. Affrettatevi se dovete rottamare un motorino (e ricordatevi di toglierci la targa, piuttosto regalatela al nonno per Natale dicendogli di conservarla come fosse un vostro pezzo di cuore) o qualche elettrodomestico.
Pensate a tutto quello che lasciate invenduto / in custodia / in standby e se potete spendete due spiccioli per cambiare intestazione a tutte le vostre proprietà che lasciate in Patria Italica. Intestate a qualche familiare, di solito è la cara e buona e vecchia mamma italiana che si accolla sulle proprie spalle le rogne di tutte le generazioni a venire, fino al terzo ramo dell'albero genealogico.
Perderete tempo, perdiana se ne perderete, ma fatelo finché ancora siete in Italia.

Oggi io ho dovuto passare una giornata allucinante e spendere un terzo di stipendio per andare da Auckland a Wellington a far mettere un TIMBRO e una FIRMA su un foglio di Procura che ho dovuto scrivere di mio pugno perché l'Ambasciata non l'avrebbe fatto per me. 650km e un giorno buttato al vento perché ad Auckland c'è solo il Consolato e non ho avuto il coraggio di chiedere allora a che cacchio serve se per un timbro devo comunque andare in Ambasciata.
Parentesi: se andate a Wellington, che sia estate o inverno, portatevi qualcosa per proteggervi dal vento che tira raffiche che vi spostano di parecchi metri. E attenti alle vecchine, se pesano poco il vento le fa volare in giro e vi potreste trovare ad afferrarne una al volo.


E se ormai avete levato l'ancora e leggendo vi siete resi conto che effettivamente c'è qualcosa che vi siete scordati di sistemare e adesso la dovete risolvere dall'estero: spero abitiate nella Capitale del Paese in cui siete, o perlomeno siate a distanza ragionevole dall'Ambasciata Italiana.
E telefonate sempre, se andate senza appuntamento vi rimbalzano.
E insistete a chiedere che vi facciano le cose, a quanto pare gli costa parecchia fatica (tanto per fare un esempio, è stata la prima e spero ultima volta nella mia vita in cui, ad una richiesta di duplice copia - tradotto una FOTOCOPIA con un TIMBRO che diceva COPIA CONFORME - mi hanno fatto 10 minuti di sceneggiata perché era "impegnativo" e l'ho dovuta anche pagare 19 NZD).


E dopo la mia giornata di oggi, più che mai mi sento di augurare a tutti quelli che vogliono affrontare l'espatrio:

CHE LO SFORZO SIA CON VOI
Possibilmente in Italia

3 commenti:

  1. mi ricordi che devo giusto chiamare il consolato. Credo che il mio passaporto arriverà quando già asrò tornato...

    RispondiElimina